Escursione: da Funtanamare a Nebida

Oggi Sardinia Turismo ha il piacere di presentarvi un interessantissimo itinerario escursionistico che si svolgerà anche in notturna, visto che la partenza dell’escursione è prevista per le 18.45 con arrivo alle ore 23.30 al belvedere di Nebida. Organizzato come sempre da Sardegna Fluminimaggiore.org, l’escursione si svolgerà sabato 30 Giugno 2012 e vi porterà da Funtanamare fino a Nebida, passando per Portu Raffa.

TITOLO: ITP – 40 – DA FUNTANAMARE A NEBIDA

ore 18.00 incontro nel parcheggio di Funtanamare;

ore 18.15 trasferimento auto a Nebida;

ore 18.45 avvio escursione a piedi da Funtanamare;

ore 21.00 insenature di Portu Raffa;

ore 22.30 laveria La Marmora;

ore 23.30 belvedere di Nebida.

Punti di interessespiaggia e ruderi minerari di Funtanamare; formazioni geologiche e discordanza cambrica; puddinghe del periodo ordoviciano; panorami dei faraglioni del Morto, S’Agusteri e di Pan di Zucchero; insenature e spiagge di Portu Raffa; ruderi minerari della laveria La Marmora.

Durata media: 4 – 5 ore

Quote (min / max): 1 – 129 m.s.l.m.

Lunghezza: m. 4.510

Difficoltà: tre pallini di cinque

Consumo medio calorico: 1.000 – 1.200 cal.

Località: Gonnesa – Iglesias (CI)

Descrizione generale:

Il tratto di costa da Funtanamare a Nebida è tra i più suggestivi e noti della Sardegna, impreziosito com’è da frequenti tramonti mozzafiato e dalla vista dei cinque faraglioni di policroma roccia.  Il primo  faraglione che emerge dal mare arrivando da sud è quello del Morto, conosciuto dai locali come lo scoglio di Portu Raffa. Più a nord quelli di S’Agusteri, il pescatore di aragoste, a ricordo dell’abbondanza nel recente passato di questi crostacei; Poco distanti la coppia di alti scogli di fronte alle piccole calette rocciose di Portu Banda e Portu di Nebida, protette dalle mareggiate e, per questo, utilizzate per l’imbarco dei minerali lavorati nella vicina laveria La Marmora. Più a nord il Pan di Zucchero, con i suoi 133 metri a strapiombo sul mare è considerato lo scoglio più grande del Mediterraneo. Almeno sino al 1700 veniva chiamato “Su concali de su Terrainu” poi modificato con il toponimo Pao de Açucar, forse per la sua somiglianza con quello più famoso di Rio de Janeiro o forse per il bianco delle sue pareti rocciose che richiamano il candore dello zucchero.

Il tracciato suggerito prende avvio da Funtanamare, accanto ad una piccola spiaggia circondata da interessanti ruderi testimoni di un ottocentesco passato minerario. Qui, nel piccolo molo accanto alla spiaggia, negli anni tra l’800 e il ‘900 si imbarcavano nelle stive di piccole bilancelle i minerali di piombo e zinco per essere poi trasportati alla volta di Carloforte, ma anche i lingotti di piombo che qui venivano separati dalla grezza roccia con un sistema di forni a riverbero, come testimonia un lungo camino che risale la collina sovrastante. Sempre qui, per oltre un secolo a partire dagli anni ’90 dell’ottocento, sono giunte le acque sotterranee che dalla miniera Monteponi, ad Iglesias, venivano edotte e trasportate per oltre 4 km nella galleria Umberto I, realizzata sotto la direzione dell’ingegnere Erminio Ferraris.

Da Funtanamare il sentiero segue la contorta linea di costa in un susseguirsi di incredibili variazioni cromatiche. Dal colore dorato dell’arenile e delle dune fossili alle variazioni cromatiche color vinaccia delle rocce puddinghe, dal verde e grigio degli scisti, al candore dei calcari. Non solo una tavolozza naturale ma un concentrato unico di valenze geologiche e scientifiche. Queste rocce, che risalgono all’era Paleozoica,  hanno un età compresa tra i 560 a i 440 milioni di anni e sono per i geologi e gli appassionati una grande enciclopedia all’aria aperta che regala la possibilità di leggere sulla roccia le vicissitudini geologiche della Terra di quel periodo: un’opportunità unica al mondo in un ambito così ristretto.

Dal panoramico costone un ripida discesa raggiunge le piccole e variopinte cale di Portu Raffa. Utilizzate nel recente passato minerario per l’imbarco nelle bilancelle dei minerali di piombo e zinco estratti dalle montagne circostanti, sono ancora oggi collegate da uno stretto tunnel artificiale che le rende uniche. Tutt’intorno piccoli ruderi e gli arrugginiti punti di attracco delle imbarcazioni. Da qui il sentiero risale una ripida discarica di pietre prima di raggiungere un attraente sentiero che s’infila in una breve galleria che conduce alla vicina laveria La Marmora, un tempo percorso da un trenaggio con i vagoni trainati dai muli.

A fianco, una scalinata con oltre 400 gradini ed un facile sentiero conducono entrambi all’abitato di Nebida e utilizzati oggi, come allora, per raggiungere la laveria La Marmora, importante struttura mineraria ottocentesca con le sue grandi arcate in mattoni a vista e pietra locale innalzate su più livelli.

Quota di partecipazione: 12 euro a persona

La quota comprende: accompagnamento con guida escursionista iscritta nell’Albo Regionale

Note e suggerimenti: è obbligatorio dotarsi di un abbigliamento comodo e confortevole adatto alla situazione, con pantaloni lunghi e scarponcini da trekking.

I partecipanti devono comunque avere un allenamento adeguato all’impegno dell’escursione, ed essere in buono stato di salute generale. Cibo e bevande a discrezione di ciascuno.

Prenotazione: confermata all’indirizzo info@fluminimaggiore.org entro la sera di venerdì 28 Giugno indicando le tue generalità, il tuo numero di telefono, la tua e. mail e l’età dei partecipanti se rappresenti un gruppo.

INFO e PRENOTAZIONI:

Lino Cianciotto – FLUMINIMAGGIORE.ORG

Tel. 347 6757476 / info@fluminimaggiore.org / Account Facebook: Sardegna Fluminimaggiore.org

Pierpaolo Putzolu – IGLESIAS MINE TOUR

Tel. 320 2355115 / iglesiasmt@yahoo.it /Account Facebook: iglesias mine tour

Litorale di Nebida con la Laveria La Marmora - Iglesias (CI)

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