Il Carnevale nel dialetto sardo: Carrasegare, Segarepetza, Crannovali e Carrasçali

In Sardegna ci sono diverse varianti per indicare il Carnevale: Carrasegare, Segarepetza, Crannovali, Carrasçali. Sono queste le parole che, per diversi motivi, indicano questa festa.

Carrasegare e Segarepetza sono due parole propriamente sarde, la prima relativa al sardo settentrionale e l’altra alla varietà meridionale, che però è presente ormai solo nei centri più interni della Sardegna.

La parola Crannovali è stata adottata invece nel campidanese moderno dei centri vicino alla città. Si tratta di una parola derivata dalle lingue di influenza più alta: dall’italiano (Carnevale) e dallo Spagnolo (Carnaval).

Carrasçali è invece una parola gallurese che deriva direttamente dal corso e quindi dai dialetti centro italiani.

Vogliamo segnalare anche la parola Cançofali, ovvero il nome del re del carnevale della città di Cagliari. Si tratta di una parola ironica che deriva direttamente dal termine sardo Cançofa che significa Carciofo.

La morale della favola sul Carnevale in Sardegna è semplice. Non importa come lo chiamiate, l’importante è che vi divertiate!

Per la collaborazione si ringrazia Su Furriadroxu di Pula

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