56^ edizione Antico Sposalizio Selargino: Sa Coja Antiga Cerexina – A Selargius dal 6 all’11 settembre 2016

Dal 6 all’11 settembre 2016 si svolgerà a Selargius la 56^ edizione dell’Antico Sposalizio Selargino, in dialetto Sa Coja Antiga Cerexina, la rievocazione storica della cerimonia nuziale sarda campidanese, una manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Selargius.

L’Antico Sposalizio Selargino, che si celebra nella chiesa parrocchiale dell’Assunta, è la rievocazione storica della cerimonia nuziale sarda campidanese. Gli sposi sono vestiti con l’antico abito nuziale sardo e vengono incatenati tra di loro alla fine della cerimonia. Si recano infine all’antica chiesa di San Giuliano, dove si scambiano la promessa, e scrivono in una pergamena un messaggio per i futuri figli, che verrà custodito e consegnato ai figli della coppia 25 anni dopo. Per questa festa tutto il paese si mobilita: molte persone indossano l’abito tradizionale delle feste, si addobbano le strade con fiori, si espongono arazzi alle finestre e si offrono dolci per strada. Seguono in serata manifestazioni con gruppi folkloristici di tutta la Sardegna.

La rievocazione dell’Antico Sposalizio Selargino è una grande festa di folklore, ma nel suo significato più autentico è un ritorno nel passato delle tradizioni della Sardegna. A Selargius rivivono per un giorno lo sfarzo e i colori delle cerimonie nuziali del Campidano in quello stesso scenario che, per la prosperità contadina e mercantizia, fu sempre teatro di esaltanti manifestazioni di vita e di popolo. Si rivedono, come in una toccante sequenza filmica, quei momenti e gesti del matrimonio, codificati dalla memoria storica, che furono espressione di una cultura permeata di profonda sacralità e dello spirito di una comunità che visse sempre, come fatto proprio, ogni accadimento della vita dei singoli individui. Questo coinvolgimento di tutto un paese e questo senso della coralità, sono i segni che più immediatamente vengono colti dallo spettatore che assiste alle varie fasi in cui si volge lo Sposalizio Selargino. Il momento iniziale è la “benedizione” dello sposo e della sposa, che avviene contemporaneamente sul limitare delle rispettive case natie, innanzi alla folla di parenti e vicini di casa. Qui i padri e le madri, a turno, aspergono di manciate di grano e sale i capi dei propri figli inginocchiati, ed esprimono con formule di antica sapienza, gli auguri di prosperità e di conoscenza delle virtù morali; poi baciandoli prima che lascino per sempre il tetto paterno, rivolgono loro gli ultimi ammonimenti. Nella seconda fase i cortei dei due, per un pò ancora “bagadius” e quindi non sposati, si muovono per incontrarsi sul sagrato della chiesa madre. Durante questa lunga e gioiosa sfilata per le vie del paese i fidanzati, a braccio dei padri, ricevono gli auguri dei compaesani; talune popolane tenendo in mano un piatto di sale e grano, ripetono le formule di benedizione, indirizzano loro nuovi voti e consigli e infine, tra gli applausi degli astanti, rompono sul selciato il piatto, ripetendo così un remotissimo rito magico per propiziare la fortuna a chi si appresta a formare una nuova famiglia. Unitisi sul sagrato, i cortei fanno il loro ingresso nella chiesa, accolti dalle musiche solenni degli organi e delle “launeddas”. Qui secondo il rito di Santa Romana Chiesa, in lingua sarda, come nella tradizione degli avi, si celebra il matrimonio, legando gli sposi per la catena nuziale, “sa cadena”, simbolo del vincolo perpetuo instaurato dal sacramento.

Ormai divenuti coniugi, “cojaus“, i protagonisti della grande festa, irrompono nuovamente sul piazzale della chiesa, accolti dal fragore degli applausi e dalle urla del popolo in costume. Accompagnati dal celebrante, fanno ingresso nella vicina chiesetta medioevale di San Giuliano, per vergare una “promessa” d’amore innanzi alle autorità del paese e ai Confratelli del Rosario, i quali la custodiranno in un’artistica teca per un quarto di secolo. Si dirigono quindi verso la loro nuova casa, accolti dalle due madri che, sole e silenziose, avevano qui atteso il rientro dei propri figli per impartire loro l’ultima commovente benedizione e dare l’addio, “s’adiosu”, ai frutti del loro talamo, da cui germoglieranno altre vite. “Potzàis bivi medas annus cun saludi e trigu” (possiate vivere tanti anni in buone salute e abbondanza). Questo augurio finale, pronunciato dalla folla che si disperde, da’ il via all’ultimo atto dello Sposalizio: il banchetto con gli invitati e le danze fino a tarda notte.

Ecco qua di seguito il programma della 56^ edizione dell’Antico Sposalizio Selargino:

Programma Antico Sposalizio Selargino

Programma Antico Sposalizio Selargino

Per maggiori informazioni visitate la Pagina Facebook dell’Antico Sposalizio Selargino oppure inviate una mail a prolocoselargius@tiscali.it

56^ edizione Antico Sposalizio Selargino: Sa Coja Antiga Cerexina - A Selargius dal 6 all'11 settembre 2016

56^ edizione Antico Sposalizio Selargino: Sa Coja Antiga Cerexina – A Selargius dal 6 all’11 settembre 2016

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