Autunno in Barbagia 2017 a Olzai – Sabato 18 e domenica 19 novembre

Sabato 18 e domenica 19 novembre 2017 torna l’appuntamento con l’edizione 2017 di Autunno in Barbagia, la manifestazione itinerante grazie alla quale tanti visitatori potranno scoprire il cuore della Sardegna. Uno dei due appuntamenti in programma in questo weekend è quello di Olzai, un piccolo borgo che si trova nella regione storica della Barbagia di Ollolai. Per due giorni gli abitanti apriranno le proprie porte ai visitatori che potranno andare alla scoperta della storia, della cultura, dell’enogastronomia e delle più autentiche tradizioni di questo piccolo borgo barbaricino. A Olzai la manifestazione prende il nome di “Arte, cultura e gastronomia nel Rio Bìsine”.

Olzai è un paese di circa 880 abitanti che sorge in provincia di Nuoro, nella regione storica della Barbagia di Ollolai. Il paese è incorniciato dai monti e affacciato su un’incantevole valle, ed è il luogo ideale da cui godere di suggestivi panorami che spaziano dai monti del Gennargentu alla valle del fiume Tirso. I monti granitici sembrano abbracciare l’abitato offrendo rifugio dai freddi venti invernali e lasciando un’apertura verso la valle protetta dalle alte colline. Il centro è attraversato dall’arginamento su cui scorre il rio Bisine che discende dalle alture per confluire sul fiume Taloro. Le piene invernali fornivano la forza motrice per i mulini che, nel Novecento, erano utilizzati per la macinazione del grano; appena fuori dal paese si può visitare l’ultimo mulino ad acqua, ancora funzionante, denominato “Su Mulinu Bezzu”; costruito nell’Ottocento in conci di granito, rappresenta un bell’esempio di architettura pre-industriale e documenta l’importante attività della lavorazione del grano nella storia di Olzai.

Le fonti letterarie testimoniano la presenza di sepolture preistoriche nei rilievi in località Lugulu (o Lochìlo), Sedile e S’Ena de sa vacca. In quest’ultima è ancora possibile visitare l’importante tomba dei giganti datata tra il Bronzo Medio e Recente, considerato per lungo tempo un dolmen a causa del grande lastrone di copertura (circa 4 metri). La presenza dell’antica civiltà sarda nel territorio è testimoniata dai resti di ben 17 nuraghi censiti all’inizio del Novecento. Ceramiche, mattoni e tegole d’epoca romana sono stati rinvenuti in località S’Angelu in cui secondo i racconti popolari sorgeva un villaggio. Risale forse al periodo bizantino l’ormai scomparso castello di Gulana, edificato sul monte omonimo, di cui oggi rimane testimonianza nelle fonti e nelle leggende locali che narrano di un tesoro nascosto tra le gallerie sotterranee. Sono d’epoca medioevale i primi documenti scritti che danno notizia della villa de Oltai, appartenente al Giudicato d’Arborea e alla curatoria della Barbagia di Ollolai. Il suo maiore (una sorta di sindaco) risulta tra i firmatari, insieme a 4 giurati e 5 abitanti del centro, della pace del 24 gennaio 1388 tra la Giudicessa Eleonora e il Re d’Aragona Giovanni I. Olzai fu dunque partecipe dei principali momenti dell’epopea medievale sarda intervenendo nella lotta contro gli invasori catalano-aragonesi. Tra Ottocento e Novecento il centro si distinse per il grado di istruzione della popolazione: oltre a una bassissima percentuale di analfabeti per l’epoca, vantava un alto numero di laureati. La grande importanza attribuita all’istruzione portò alla costruzione del primo istituto per l’infanzia: nel 1904 il canonico Salvatore Fancello fondò l’Asilo di San Vincenzo. La scuola, gestita dalle Figlie della carità, era destinata agli alunni dai 3 ai 6 anni e oltre alla funzione educativa si proponeva di accogliere e offrire un pasto ai bimbi poveri che frequentavano gratuitamente.

Il “paese dei laureati”, così venne definito Olzai ai primi del Novecento per la vocazione culturale dei suoi abitanti. Furono proprio i suoi cittadini illustri, a contribuire alla conoscenza del centro e dei suoi numerosi patrimoni culturali. Il paese è attraversato da est a ovest dal rio Bisine. Nel 1921 il corso d’acqua venne incanalato in una monumentale opera architettonica chiamata l’Arginamento. L’affascinante centro storico ha mantenuto l’impianto tipico dei centri barbaricini con case su più piani costruite con blocchi di granito. Tra queste spicca il bel palazzo settecentesco Casa-Museo dell’artista Carmelo Floris. I suggestivi vicoli lastricati di Olzai nascondono piccoli e grandi gioielli d’architettura. La chiesa intitolata a San Giovanni Battista fu costruita nel XV secolo come oratorio dedicato al Salvatore, poi ampliata nel XVII secolo e nel 1738, quando fu costruito il campanile, divenne parrocchiale.La graziosa facciata termina con cornici in trachite rosa con cui è realizzato anche il rosone centrale e le decorazioni che circondano il portale. L’edificio più antico è l’incantevole chiesa di Santa Barbara eretta nel XIV secolo e sede della seicentesca confraternita de Santa Rughe. Al suo interno è custodito il celebre “Retablo della Pestilenza”, opera del pittore denominato Maestro d’Olzai che lo dipinse nel XV secolo probabilmente come ex-voto a seguito dell’epidemia di peste del 1477.

Per maggiori informazioni sul paese di Olzai visitate la pagina ad esso dedicata sul sito ufficiale della manifestazione: Olzai – Cuore della Sardegna

Autunno in Barbagia 2017 a Olzai – Sabato 18 e domenica 19 novembre

Autunno in Barbagia 2017 a Olzai – Sabato 18 e domenica 19 novembre

Ecco qua il programma di Autunno in Barbagia 2017 a Olzai:

Sabato 18 novembre 2017

Ore 10.00 – Apertura delle Cortes nel centro storico, delle mostre temporanee e dei laboratori di lavorazione e degustazione dei prodotti tipici locali:

  • nell’antico mulino idraulico nel rio Bìsine “Su mulinu vetzu”: tecniche di molitura del grano senatore cappelli e dell’orzo coltivato nei campi di Olzai, con dimostrazione delle tecniche di cottura con forno a legna dei pani tradizionali olzaesi.
  • nella storica sede della Società Mutuo Soccorso Bestiame Agrario “Sa domo’e su sotziu”: lavorazione dell’asfodelo ed esposizione di manufatti della tradizione contadina.

Ore 11.00 – Casa Museo Carmelo Floris: inaugurazione della mostra «Arte in rosa a Casa Floris», a cura di Marzia Marino, con l’esposizione di 40 opere realizzate da artiste sarde dagli anni Venti del Novecento fino ai giorni nostri giorni.

Domenica 19 novembre 2017

Ore 9.00 – Riapertura delle Cortes, delle esposizioni, delle mostre temporanee e dei laboratori, lungo le vie del centro storico.

Ore 16.00 – Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista: esibizione del Coro Polifonico di Olzai. Animazione musicale nell’itinerario delle Cortes, con gli allievi della Scuola Civica di Musica “Barbagia” e di altri gruppi musicali.

Da visitare

  • Casa Museo Carmelo Floris
  • Antico mulino idraulico nel rio Bìsine
  • Retablo della Pestilenza (XV sec.), chiesa Santa Barbara
  • Retablo (XV sec.), chiesa Sant’Anastasio
  • Chiesa parrocchiale di San Giovanni (XVII sec.)
  • “Sa domo de dottor Franziscu Dore”, nel rione di “Drovennoro”, con visite guidate curate da Lorenzo Dore

Servizi turistici

  • Piazza “Su Nodu Mannu”: punto di accoglienza e informazioni, curato dai volontari dell’associazio- ne Croce Azzurra Olzai; capolinea del “Trenino delle Cortes” per un mini tour nel centro storico del paese curato dell’associazione turistica Pro Loco Bisìne Olzai.
  • Piazza Sant’Ignazio: servizio navette per il trasporto dei visitatori fino all’antico mulino idraulico nel rio Bisìne (con partenze ogni 15 minuti).

Dove si trova Olzai:

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