Autunno in Barbagia 2017 a Gadoni – Sabato 2 e domenica 3 dicembre

Sabato 2 e domenica 3 dicembre 2017 torna l’appuntamento con l’edizione 2017 di Autunno in Barbagia, la manifestazione itinerante grazie alla quale tanti visitatori potranno scoprire il cuore della Sardegna. Saranno tre gli appuntamenti in programma in questo weekend, tra cui figura anche quello di Gadoni, un piccolo borgo in provincia di Nuoro che fa parte della Barbagia di Belvi. Per due giorni gli abitanti di Gadoni apriranno le porte delle proprie abitazioni ai visitatori che potranno andare alla scoperta della storia, della cultura, dell’enogastronomia e delle più autentiche tradizioni di questo piccolo borgo barbaricino. Per l’occasione la manifestazione prenderà il nome di “Prendas de jerru“.

Gadoni è un paese di quasi 800 abitanti custodito tra le montagne di Sa Scova e Arzanadolu ed attraversato dagli affascinanti strapiombi della valle del fiume Flumendosa, dove il territorio offre una natura unica dal fascino selvaggio. Un’interessante meta è la miniera di Funtana Raminosa, un sito di archeologia industriale in cui il visitatore potrà compiere un viaggio nel tempo immerso in un’oasi ambientale. Nella vicinissima località di Bau Laddei scorre il riu Saraxinus che confluisce nel Flumendosa creando scenari particolarmente suggestivi. Nei dintorni si possono facilmente esplorare le bellissime grotte di Is Gruttas de Peldu mentre scendendo verso valle il panorama si apre sulle pareti che cadono a precipizio sulla valle di Su Laltinazzu. Verso est si raggiunge il punto panoramico da cui osservare la gola del Flumendosa e l’imponente roccia di Su Campalini, una guglia alta circa 100 metri. A sud si apre la voragine di Su Disterru de Luritta dalla classica forma circolare con, al centro, una fessura che inghiotte le acque meteoriche. Tra sentieri incontaminati e paesaggi mozzafiato si scoprono angoli quasi magici come la delicata cascatella di S’Istiddiosa formata dal piccolo rio Bauzzoni: numerose goccioline, precipitando dalle rocce, formano una miriade di fili d’acqua che discendono dalle pareti ricoperte di muschio.

La storia di Gadoni narra di una terra di passaggio e di incontro di antichi popoli che sfruttavano le risorse minerarie di Funtana Raminosa: qui i  Nuragici fondevano il rame per realizzare le antiche sculture simbolo dell’età del Bronzo in Sardegna. Per estrarre il prezioso metallo Fenici, Cartaginesi e Romani vi scavarono diverse gallerie poi riutilizzate nel XX secolo. Secondo una leggenda popolare la denominazione del centro e la sua origine deriverebbero da un fuggiasco, un pastore di Arzana di nome Cadoni, che si trasferì nel XV secolo con la sua famiglia e il suo gregge a Mammàtulu, la località su cui sorge il nucleo più antico del paese. Vi è anche una teoria che farebbe risalire il toponimo al nuraghe Adoni, compreso nei suoi territori fino al XV secolo quando, a seguito della spartizione delle terre tra i feudatari, venne attribuito al paese di Villanovatulo. Nel Medioevo la villa faceva parte del Giudicato d’Arborea e apparteneva alla curatoria della Barbagia di Belvì. L’esercito giudicale reclutava i suoi guerrieri anche tra i suoi abitanti che beneficiavano di particolari agevolazioni. Così agli inizi del XVI secolo Gadoni ottenne il privilegio di essere amministrata da un rappresentante eletto annualmente dai suoi capifamiglia. Con il passaggio del regno a Casa Savoia si interruppe il lungo periodo di pace e nella seconda metà del Settecento il villaggio fu assoggettato alla Signoria dei Lostia da cui si libererà nel 1838. Agli inizi del XX secolo con la concessione ad una società italo-francese della miniera di Funtana Raminosa si intraprendeva la produzione industriale con promettenti prospettive economiche. Ancora oggi il villaggio minerario rappresenta una grande ricchezza per il paese: il sito fa parte del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna riconosciuto dall’UNESCO.

Il villaggio minerario di Funtana Raminosa è il simbolo del paese e della sua storia, e custodisce numerose testimonianze delle antiche civiltà che abitarono le terre di Gadoni. A partire dall’età dei metalli il sito fu frequentato prima dagli indigeni e in seguito da Fenici e Romani. Il rione più antico del paese si sviluppa a semicerchio sul colle in cui sorge Gadoni arginato dagli strapiombi che conducono alla valle. Le graziose case del centro storico si affacciano sulle stradine ricoperte da pietre rosse e nere dei monti circostanti su cui si intersecano le caratteristiche scalinate e i muraglioni. Nell’area occupata dal vecchio municipio, nel XV secolo fu eretta la prima chiesa dedicata a san Pietro Apostolo distrutta nel 1870. La seconda chiesa è quella di Santa Marta consacrata nel 1512. Costruita in forme tardogotiche, dovette subire diversi interventi di restauro che hanno modificato la struttura originale. Realizzata interamente in pietra, presenta un’elegante facciata su cui spicca la cornice di mattoncini rossi che racchiudono anche il portone e il rosone.

Per maggiori informazioni sul paese di Gadoni visitate la pagina ad esso dedicata sul sito ufficiale della manifestazione: Gadoni – Cuore della Sardegna

Autunno in Barbagia 2017 a Gadoni – Sabato 2 e domenica 3 dicembre

Autunno in Barbagia 2017 a Gadoni – Sabato 2 e domenica 3 dicembre

Ecco qua il programma di Autunno in Barbagia 2017Gadoni:

Sabato 2 dicembre 2017

Ore 9.30 Apertura di domos antigas, mostre e esposizioni;

Ore 10.30 Convegno “Funtana Raminosa: una miniera di opportunità. Sviluppo territoriale, economico e sociale in Barbagia” | sala convegni del centro di aggregazione sociale

Ore 16.30 Musica itinerante in compagnia del “Coro Sinfonia nel vento” di Seulo | centro storico

Ore 19.00 Accensione del falò | Piazza IV Novembre

Ore 21.30 Notti e prendas, con la collaborazione di Alessandro Nocco

  • Rappresentazione teatrale a cura dell’Associazione “Talenti Irriverenti” di Gadoni
  • Balli in piazza con l’organettista Marco Urru

Domenica 3 dicembre 2017

Ore 9.00 Apertura di domos antigas, mostre e esposizioni locali;

Ore 10.30 Animazione e musica itinerante | centro storico

  • “Maimoni e Grastula”, la maschera tipica locale
  • Coro polifonico “Boghes de gaudiu onu” di Gadoni,
  • Gruppo folk S. Barbara di Gadoni,
  • Organettista Agostino Loddo,
  • Launeddas dell’ Associazione culturale “Su stracasciu”,
  • Luca Schirru all’organetto, Simone Murgia alle armoniche,
  • Maschere “Su Corongiaiu” di Laconi, maschere “Sos Corriolos” di Neoneli.
  • Rappresentanza del costume tipico di Gadoni e di paesi limitrofi

Ore 15.30 Preparazione de “Sa Frakera e is concas de mortu”

Ore 17.00 “Is Fracheras” riproposizione dell’antico rito

Ore 17.30 Degustazione a base di piatti tipici locali

Ore 18.30 Cantos e Ballos de Pratza – Rassegna di Balli e Canti intorno al falò;

Da visitare:

  • “Armas Antigas”, mostra in onore di Francesco Antonio Broccu.
  • “Bandidos e Gherra”, mostra delle divise.
  • “S’apotecaria Antiga”, l’antica farmacia.
  • “Sa coianza de Sa Gadonesa“, mostra del corredo tradizionale della sposa.
  • “Trastus e fainas in domu de tiu Chicchinu” mostra di oggetti della vita quotidiana.
  • “Su Tessingiu Gadonesu”, mostra de Sa Burra, il tappeto tipico locale.
  • “Su fundagu ‘e sa trallallera”, la cantina, dove degustare il vino e divertirsi sulle note dei canti tradizionali.
  • “Arregodus”, mostra a cura del gruppo teatrale “Talenti Irriverenti” di Gadoni
  • “Sa Majargia”, mostra dedicata alla stregoneria popolare.
  • “Sa ‘omu de su mortu”, mostra legata al rito funerario tradizionale.
  • “La lavorazione della lana e del lino”, mostra a cura della Scuola media di Gadoni .
  • “Su Cuili”, l’ovile del pastore, preparazione della ricotta e del formaggio.
  • Il maniscalco, mostra rappresentativa dell’arte della ferratura.
  • “Su Nascimentu”, il presepe, realizzato da A. Curreli.
  • Mostra dei Minerali a cura dell’Ass. CUPRUM.
  • Chiesa di S. Marta.
  • Chiesa M.V. Assunta.
  • Miniera di Funtana Raminosa, visita guidata.

Per maggiori informazioni:

Dove si trova Gadoni:

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