Sant’Antonio ‘e su vocu – Ad Orotelli il 16 e 17 Gennaio 2016

Il 16 e 17 Gennaio 2016 ad Orotelli si accendono i fuochi dedicati a Sant’Antonio Abate che nel paese barbaricino viene chiamato dagli orotellesi Sant’Antoni ‘e su vocu. Come in molti altri paesi della Sardegna si festeggia il Santo che, secondo un’antica leggenda popolare,sarebbe sceso all’inferno col suo maialetto e col bastone di ferula per portare il fuoco agli uomini. Qui avrebbe messo sul fuoco il bastone di ferula e, poiché essa brucia senza fumo e senza fiamme, avrebbe sottratto il fuoco ai diavoli, senza che essi se ne accorgessero e lo avrebbe portato sulla terra per donarlo agli uomini.

Per l’occasione i giovani di nome Antonio prendono la legna raccolta nei boschi e la accatastano al centro della piazza del paese di Orotelli. La catasta di legna, alta quanto le case del paese, viene benedetta del Sacerdote e poi viene acceso il falò. Segue la Santa Messa nella Chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate, al termine della quale il Sacerdote benedice il fuoco e poi inizia la processione attorno al falò con tutti i fedeli al seguito. Finito il rito religioso intervengono i Thurpos, gli orbi con i visi ricoperti di fuliggine e i vestiti di orbace nera, che danzando intorno al fuoco con i loro riti ancestrali e propiziatori per la buona annata: si annuncia così l’inizio del Carnevale.

Viene fatta festa per tutta la notte davanti al falò dove si arrostiscono salsicce e formaggio, brindando con il vino nuovo e mangiando su concale, le fave con il lardo, e  su pane tundu e su pistiddu, preparato in precedenza dalle massaie e benedetto durante il rito religioso. La festa continua con i balli ed i canti. Il 17 Gennaio si svolgono le cerimonie religiose in onore di Sant’Antonio Abate.

Carnevale di Orotelli - Sos Thurpos (foto di Gabriele Zucca)

Carnevale di Orotelli – Sos Thurpos (foto di Gabriele Zucca)

Per le foto si ringrazia:

Gabriele Zucca

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