Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia – Ad Arbatax l’11 e 12 Giugno 2016

Torna anche questa settimana l’appuntamento con l’edizione 2016 di “Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia” che in questa settimana si svolgerà ad Arbatax.  l’unica frazione del comune di Tortolì, in provincia di Nuoro. Nel del weekend di Sabato 11 e Domenica 12 Giugno 2016 i visitatori potranno andare alla scoperta dei saperi e dei sapori di questo splendido territorio. Gli abitanti di questo piccolo borgo presenteranno ai visitatori le bellezze naturali e il patrimonio storico e artistico del paese raccontando la storia e la lunga tradizione di questo territorio. Sarà un’esperienza di intense emozioni in cui la memoria e l’identità della Sardegna verranno fatte rivivere attraverso i sapori e nell’incontro delle persone che con maestria custodiscono l’arte degli antichi mestieri ed i saperi di grande fascino che il visitatore può scoprire in Primavera.

Arbatax si trova sulla penisola di Capo Bellavista, al centro della costa orientale, a ridosso dello Stagno di Tortolì. Nei primi anni Quaranta lo stagno sfociava in quello che allora era chiamato il porto di Tortolì, tant’è che Arbatax ancora oggi viene chiamata portu dai tortoliesi. Questo bel canale navigabile, probabilmente, rappresentava un approdo sicuro per le piccole barche a remi o a vela dei primi pescatori durante le burrasche con vento da nord. A ridosso del porto si trova l’incantevole zona dei celebri Scogli Rossi, la più singolare attrazione del territorio: sono delle rocce porfidiche a termine di un vasto promontorio ricco di verde, sede della cava dalla quale venivano estratti i blocchi usati per costruire le banchine ed il porto. Alle spalle della grande cava si erge il promontorio di Capo Bellavista che è dominata l’omonimo faro. Da questo luogo di rara bellezza con i suoi boschi, i suoi sentieri ed i panorami mozzafiato sul mare è possibile ammirare tutto il paesaggio dell’Ogliastra, fino alle falde del Gennargentu. Secondo un’etimologia diffusa, il nome Arbatax deriverebbe dall’arabo arba‘at ‘ ashar che significa “quattordici“, e che potrebbe indicare la quattordicesima torre di avvistamento, simile a tutte quelle presenti nelle coste sarde. Non distante, infatti, sorge la Torre Saracena di San Miguel, situata all’ingresso del lungomare e restaurata pochi anni fa, i cui spazi interni vengono spesso utilizzati per esposizioni e mostre.

A livello storico le prime tracce dell’area dove sorge attualmente il borgo di Arbatax si hanno già in epoca cartaginese tra il 400/500 a.C. Il piccolo attracco non poteva competere con altri come dimensione ed importanza ma rappresentava comunque un punto di scalo per le rotte marittime. Il nome “Sulpicius portus” gli venne attribuito in epoca romana. Nelle successive epoche dei domini commerciali dei Fenici, Etruschi, Greci, Cartaginese e Romani lo scalo continua ad essere una “Statio” ovvero uno scalo nella rotta tra Italia e Africa. Successivamente le vicende del borgo e delle aree circostanti seguirono quelle che riguardarono tutta la Sardegna. Nel 1572 gli spagnoli avviano il progetto della costruzione di altre 4 torri sul litorale, oltre a quella di Arbatax, già costruita per rafforzare le difese contro le incursioni dei pirati. In questo periodo la zona fa parte dei territori del Marchese di Quirra. In epoca Sabauda nel 1778 viene consacrata e aperta al culto la chiesetta dedicata alla Santissima Vergine di Adamo. Nel 1861 venne approvato il primo provvedimento per la costruzione del porto, mentre l’anno successivo venne definita la costruzione del faro sul promontorio di Bellavista, inaugurato nel 1863. Il faro è fra i fari più importanti della Sardegna, famosa e caratteristica è la sua vecchia lanterna di costruzione francese.

La vita del borgo da sempre ruota intorno al porto, fino agli anni Cinquanta costituito solo dal molo di protezione e dalla banchina di attracco nei pressi della stazione ferroviaria, scalo per velieri e bastimenti, finalizzato al carico delle merci o a offrire un precario rifugio in caso di maltempo. Solo la Cala Genovesi rappresentava una buona protezione, anche se l’accesso era limitato esclusivamente alle piccole barche dei pescatori. Successivamente, a partire dagli anni Sessanta, con l’introduzione delle linee di collegamento con la penisola, l’aumento del traffico passeggeri e navi commerciali, il porto è stato ampliato con un nuovo molo e le banchine attuali.

Il riferimento religioso per la comunità è la chiesa di Stella Maris, inaugurata nel 1953 in seguito ai gravi danni riportati dalla chiesetta privata della Madonna di Adamo causati da una alluvione. Oggi come allora, la Chiesa dedicata a Maria Madonna Stella del Mare è piccola ma bella ed accogliente. La Patrona del borgo viene festeggiata ogni anno la terza domenica di luglio con due giorni di sagre e manifestazioni che precedono il toccante rito religioso che inizia con la processione a terra, la messa al porto e la processione in mare, per poi fare ritorno in Chiesa con il saluto al grido di “Viva Maria”. Durante gli anni di intenso lavoro della cartiera di Arbatax il porto è stato decorato dai tanti equipaggi delle navi di passaggio con stemmi, bandiere, motti ed immagini. Questi murales per tanto tempo hanno reso i moli di Arbatax unici e colorati: recentemente è stato avviato un progetto per il recupero dei bellissimi murales, per valorizzare la memoria oramai storica del borgo.

Per maggiori informazioni visitate la pagina del paese di Arbatax sul sito ufficiale della manifestazione: Arbatax – Cuore della Sardegna

Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia – Ad Arbatax l'11 e 12 Giugno 2016

Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia – Ad Arbatax l’11 e 12 Giugno 2016

Ecco qua sotto il programma di Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia ad Arbatax dell’11 e 12 Giugno 2016:

Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia ad Arbatax - Programma

Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia ad Arbatax – Programma

Dove si trova Arbatax:

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