Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia – A Bortigali il 18 e 19 Giugno 2016

Il secondo appuntamento del weekend con l’edizione 2016 di “Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia” è quello di Bortigali, un piccolo borgo che si trova nella subregione storica del Marghine. Nei giorni di Sabato 18 e Domenica 19 Giugno 2016 il paese di Bortigali aprirà le porte ai visitatori che potranno andare alla scoperta dei saperi e dei sapori di questo splendido territorio. Gli abitanti di questo piccolo borgo presenteranno le bellezze naturali e il patrimonio storico e artistico del paese raccontando la storia e la lunga tradizione di questo territorio. Sarà un’esperienza di intense emozioni in cui la memoria e l’identità della Sardegna verranno fatte rivivere attraverso i sapori e nell’incontro delle persone che con maestria custodiscono l’arte degli antichi mestieri ed i saperi di grande fascino che il visitatore può scoprire in Primavera.

Bortigali è un piccolo borgo di poco più di 1.000 abitanti in provincia di Nuoro e fa parte dell’Unione dei comuni del Marghine e del GAL Marghine. Dal 2012 Bortigali  è membro dell’Associazione dei Borghi Autentici d’Italia. Il suo territorio si estende dall’altopiano di Campeda a nord, sino alla piana del Rio Murtazzolu a sud, passando per le vette della catena del Marghine. Le bellezze di questo piccolo centro possono essere scoperte attraverso percorsi ed itinerari: il Sentiero Natura che da Bortigali conduce a Mulargia, permette di visitare anche i più significativi monumenti archeologici, mentre il Sentiero Bortigali – Santu Padre proprio perché conduce sino alla vetta del Monte Santu Padre (1.026 metri), tra le più alte della catena del Marghine, offre ai visitatori uno straordinario paesaggio che abbraccia buona parte della Sardegna centrale e sud-occidentale, dai monti del Gennargentu a quelli del Sulcis, dalle colline del Logudoro sino a quelli delle Baronie, sino al mare di Oristano e Bosa. In queste pareti rocciose è possibile assistere al volo dei grifoni e, da alcuni anni, il Monte Santu Padre è una delle basi più ricercate dagli appassionati di parapendio.

All’interno del centro abitato, racchiuse in uno spazio relativamente ridotto, si contano sei chiese, tutte ancora ben conservate grazie anche alla presenza e alla cura dedicata loro da confraternite, obrieri e prioresse. Oltre alla chiesa del Rosario, quella di San Palmerio, di Santa Croce e la chiesa di San Giuseppe, si segnala la particolarità della chiesa di Sant’Antonio, scavata quasi interamente nella roccia. Inoltre, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, si possono ammirare i quattro quadri di uno smembrato retablo della scuola di Giovanni del Giglio, convenzionalmente noto come “maestro di Ozieri”, databile attorno al 1551, che richiamano la pittura rinascimentale italiana, fiamminga e tedesca. Non mancano, poi, altre chiesette nell’agro del paese.

Il centro storico di Bortigali è caratterizzato dalle strette stradine pavimentate col caratteristico impedradu e dalle vecchie architetture rurali ornate da portali e architravi classificabili come finestre e portali tardo-gotici “catalano-aragonesi ”. Quelli censiti sono oltre ottanta, ma molti sono andati perduti negli anni. La definizione di “aragonesi” non implica l’attribuzione di uno stile architettonico, che è appunto tardo gotico, ma fa riferimento alla loro origine storica. Gli Aragonesi, infatti, nel processo di consolidamento del loro potere in Sardegna, promossero una campagna di colonizzazione che includeva tutti gli ambiti, pertanto, molto spesso compaiono assieme stili di epoche diverse. Tutto ciò, unito all’utilizzo dello stesso materiale ( la bella trachite rossa locale) rende il centro storico di Bortigali un insieme omogeneo e degno di particolare attenzione. Di notevole interesse anche i palazzi borghesi del Corso Vittorio Emanuele, risalenti ai primi decenni del Novecento.

Il consistente patrimonio archeologico del paese è costituito da ben 43 nuraghi, 10 domus de janas, 2 dolmen, 1 tomba dei giganti. Fra questi il più rilevante è certamente il maestoso nuraghe Orale , raggiungibile sia a piedi tramite il sentiero natura, sia in auto, posto in posizione molto panoramica: è composto da una torre centrale a due piani e da un corpo aggiunto bilobato. Per le sue forme elaborate è da datarsi probabilmente intorno al 1000 a.C.. Un’altra costruzione molto caratteristica, simbolo di Bortigali, è l’antico mulino ad acqua: posto in località Costa ‘e Mòlinu , alla periferia ovest dell’abitato, nei secoli passati funzionava grazie al movimento generato a caduta dall’acqua del Rio Mànigos . Rimase in attività sino alla fine degli anni ’30 ed è stato di recente ristrutturato dall’Amministrazione comunale.

A livello storico a Bortigali c’è una data molto importante da ricordare, il 25 agosto 1907, giorno in cui fu costituita a Bortigali la “Lettera Sociale Cooperativa”, il primo esempio di cooperazione nel settore caseario in Sardegna. La “Lettera Sociale Cooperativa” nacque dall’esigenza degli allevatori locali di opporsi all’egemonia degli industriali del continente che da qualche anno avevano impiantato a Macomer i primi caseifici, oltre che dal normale desiderio di produrre e far conoscere i propri prodotti, in un periodo di espansione e di generale dinamismo dell’agricoltura sarda.

Per maggiori informazioni visitate la pagina del paese di Bortigali sul sito ufficiale della manifestazione: Bortigali – Cuore della Sardegna

Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia – A Bortigali il 18 e 19 Giugno 2016

Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia – A Bortigali il 18 e 19 Giugno 2016

Ecco qua sotto il programma di Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia a Bortigali del 18 e 19 Giugno 2016:

Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia a Bortigali - Programma

Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia a Bortigali – Programma

Ecco dove si trova Bortigali:

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