Autunno in Barbagia a Onanì – Sabato 8 e domenica 9 ottobre 2016

Il terzo appuntamento del weekend con l’edizione 2016 di Autunno in Barbagia è quello di Onanì, un piccolo borgo barbaricino di circa 400 abitanti dove sabato 8 e domenica 9 ottobre 2016 gli abitanti del paese apriranno i cortili delle proprie abitazioni accompagnando i visitatori in uno stupendo viaggio enogastronomico ed artistico. La manifestazione itinerante Autunno in Barbagia è una vera e propria una vetrina promozionale dell’interno della Sardegna, attenta custode di saperi e sapori di indiscusso valore, volta a promuovere le eccellenze produttive e le tradizioni materiali e immateriali dei popoli che vi abitano.

Una ricca varietà di paesaggi caratterizza il territorio di Onanì in cui il visitatore potrà spaziare con lo sguardo su panorami ogni volta diversi e sempre incantevoli. Le  verdeggianti colline sono ricoperte da stupendi boschi di roverella circondati dalle essenze della macchia mediterranea. Questo è l’habitat di diverse specie della fauna locale. Tra i rilievi si incontrano estese aree riservate al pascolo brado del numeroso bestiame, costituito in prevalenza da ovini, che rappresenta la principale fonte di reddito della popolazione. Questa importante attività ha lasciato in eredità sos cuiles ossia i tradizionali rifugi dei pastori oggi ancora usati da chi si avventura sui suggestivi sentieri della transumanza che costeggiavano principalmente il Riu Mannu, per giungere sulla piana di Gallè o proseguire verso la Gallura. Lungo questi percorsi, alla scoperta delle bellezze ambientali del luogo, si incontra una straordinaria foresta di lecci secolari in località S’Adde de s’achina.

Una leggenda popolare narra di un antico villaggio intitolato a un capotribù nuragico da cui deriverebbe Onanie, nome in sardo del paese di Onanì. I ritrovamenti archeologici testimoniano che le origini del centro risalgono fino all’età nuragica documentata anche dai numerosi monumenti sparsi in tutto il circondario: dalle classiche torri, alle tombe dei giganti, fino al pozzo sacro di Muros d’Avria. Il territorio però racconta una storia ancora più antica come dimostra la presenza delle sepolture scavate nella roccia denominate “domus de janas”, ‘case delle fate’, risalenti almeno al terzo millennio a.C. Scarse sono le tracce d’età romana mentre l’influenza bizantina è attestata dai culti di Sant’Elena, dei Santi Cosma e Damiano e dalle chiese a loro dedicate. Densa di vicende fu l’età medievale: il villaggio originariamente apparteneva alla curatoria di Bitti e al Giudicato di Gallura ma con la scomparsa della dinastia viscontea e la guerra contro Pisa, che portò allo smembramento del giudicato, venne annesso nel XIV secolo a quello di Arbore.

Antichità e modernità convivono in un paese che può vantare origini che affondano nella preistoria e che ha saputo guardare al futuro scommettendo sull’arte e sulla propria cultura. Le domus de janas scavate nella roccia in località Cogoli sono importanti testimoni delle civiltà che abitarono l’area fin dal Neolitico a cui seguì l’epoca dei nuraghi che, a partire dal 1800 a.C. circa, ha rappresentato l’unità culturale dell’Isola. Nel territorio comunale sono presenti numerosi siti archeologici, molti ancora da indagare: un pozzo sacro in località Muros D’Avriatombe dei giganti (a San Bachisio, Tanca Rettorale, Ozziddai e Su Cumonale de josso), e le straordinarie torri tra cui quelle meglio conservate sono: nuraghe Santu Pretu, nuraghe Salamizzi, nuraghe Liri, nuraghe Liuguri. Tra questi ultimi il più conosciuto e quello di Santu Pretu costruito su una piccola altura, in prossimità dell’attuale abitato, accanto al quale, nella seconda metà dell’XI secolo, fu edificata l’incantevole chiesa intitolata a san Pietro Apostolo. Questo piccolo capolavoro, realizzato in conci di granito, ha una scenografica copertura in lastre di scisto. Un campanile a vela sovrasta la facciata caratterizzata da un portale con arco e un’apertura crociforme che si ripete sull’abside.

Il centro storico ha conservato le tipiche case dell’architettura tradizionale un tempo suddivise tra  su palatzu, ossia l’ambiente abitativo con su fochile (il focolare) al centro, che fungeva da cucina e da camera da letto, e s’unnacru, il magazzino dove si custodivano le provviste. Parte integrante delle abitazioni erano sas cortes, i tipici cortili interni dove si allevavano il maiale e le galline. Dal punto di vista artistico ad Onanì si possono apprezzare dei bellissimi murales risalenti al periodo che va dal 1984 al 1990. In quegli anni infatti l’amministrazione municipale aveva commissionato al pittore bittese Diego Asproni questi murales (L’arte del muralismo in Sardegna)che adornano le strade principali con scorci di vita passata, avvenimenti della storia del paese e temi religiosi. In seguito a questi murales si sono aggiunti quelli di alcuni allievi dell’Accademia di Brera.

Per maggiori informazioni sul paese di Onanì visitate il sito ufficiale dedicato al paese barbaricino sul sito ufficiale della manifestazione: Onanì- Cuore della Sardegna

Autunno in Barbagia a Onanì-8 e 9 ottobre 2016

Autunno in Barbagia a Onanì – Sabato 8 e domenica 9 ottobre 2016

Ecco qua di seguito il programma completo della manifestazione:

SABATO 8 OTTOBRE 2016

ORE 9 Apertura delle mostre e delle esposizioni.
ORE 10 Apertura delle cortes con degustazione dei prodotti tipici ed esposizione dell’artigianato locale: sarà possibile osservare le massaie intente alla lavorazione della semola, della farina, del pane, della pasta e dei dolci tipici caratteristici della festa, mentre le vie del paese saranno allietate dalla musica degli organetti.
– Lungo il percorso delle cortes
ORE 10:30 I rapaci e la falconeria in Sardegna, a cura del fotografo naturalista Domenico Ruiu.
– Scuola elementare, via Dante
ORE 11 Visita guidata alla scoperta della pittura, della scultura dell’archeologia, della Chiesa romanica di San Pietro, di San Francesco, San Cosimo e Damiano e dei ruderi di Santa Maria.
– Partenza dall’Info point, via Asproni
ORE 11:30 Dimostrazione dell’antica preparazione del formaggio.
– Domo de Ziu Zizzu Masuri, via Roma
DALLE ORE 15 ALLE ORE 16 Esibizione dei Falconieri.
– Vecchio lavatoio comunale, via Funtana Manna
ORE 16 Rappresentazione teatrale Ammentos de Untana Manna. Donne, bambini, uomini, animali si ritrovavano al lavatoio e lì nascevano amori, liti, amicizie, comarie e tanto altro ancora. A cura del teatro Ilos.
– Vecchio lavatoio comunale, via Funtana Manna
ORE 16:30 Visita guidata alla scoperta della pittura, della scultura, dell’archeologia, della Chiesa romanica di San Pietro, di San Francesco, San Cosimo e Damiano e dei ruderi di Santa Maria.
– Partenza dall’Info Point, via Asproni
ORE 17 Preparazione del dolce delle feste sa coffettura.
– Domo de zia Crelia, piazza Italia
ORE 17:30 Dimostrazione dell’antica preparazione del formaggio.
– Domo de Ziu Zizzu Masuri, via Roma
ORE 18 I rapaci e la falconeria in Sardegna, a cura del fotografo naturalista Domenico Ruiu.
– Scuola elementare, via Dante
DALLE ORE 19 Esibizione notturna dei Falconieri.
– Piazza di Spagna
ORE 21 De liras, violinos e mandolas. Prima rassegna degli strumenti musicali della Sardegna utilizzati per accompagnare il ballo. Presenta Roberto Tangianu.
– Piazza di Spagna
ORE 23 Chiusura delle mostre e delle esposizioni.

DOMENICA 9 OTTOBRE 2016

ORE 9 Apertura delle mostre e delle esposizioni.
ORE 10 Apertura delle cortes con degustazione dei prodotti tipici ed esposizione dell’artigianato locale: sarà possibile osservare le massaie intente alla lavorazione della semola, della farina, del pane, della pasta e dei dolci tipici caratteristici della festa, mentre le vie del paese saranno allietate dalla musica degli organetti.
– Lungo il percorso delle cortes
ORE 10:30 I rapaci e la falconeria in Sardegna, a cura del fotografo naturalista Domenico Ruiu.
– Scuola elementare, via Dante
ORE 10:30 Visita guidata alla scoperta della pittura, della scultura dell’archeologia, della Chiesa romanica di San Pietro, di San Francesco, San Cosimo e Damiano e dei ruderi di Santa Maria.
– Partenza dall’Info Point, via Asproni
ORE 11 Dimostrazione dell’antica preparazione del formaggio.
– Domo de Ziu Zizzu Masuri, via Roma
ORE 11:30 Preparazione del dolce delle feste sa coffettura.
– Domo de zia Crelia, piazza Italia
ORE 12 Rappresentazione teatrale Ammentos de Untana Manna. Donne, bambini, uomini, animali si ritrovavano al lavatoio e lì nascevano amori, liti, amicizie, comarie e tanto altro ancora. A cura del teatro Ilos.
– Vecchio lavatoio comunale, via Funtana Manna
ORE 14:30 Dimostrazione dell’antica preparazione del formaggio.
– Domo de Ziu Zizzu Masuri, via Roma
DALLE ORE 15 ALLE ORE 16 Esibizione dei Falconieri.
– Piazza di Spagna
ORE 17 Processione in onore di San Francesco,  dipinta dai colori dei costumi tradizionali di Onanì e di varie coppie rappresentative di quasi tutti i paesi aderenti al circuito di Autunno in Barbagia, allietata dai campanelli dei cavalli ornati per la festa.
DALLE ORE 19 Serata all’insegna del folklore,del divertimento e dei balli con il gruppo Ballade ballade bois, con la partecipazione delle coppie in costume e dei presenti per fare tutti insieme un grande ballu tundu.
ORE 23 Chiusura delle cortes, delle mostre e delle esposizioni.

Durante la manifestazione sarà possibile dedicarsi a suggestive passeggiate itineranti con i falconieri vestiti in costume d’epoca e gli affascinanti rapaci diurni e notturni caratteristici del territorio ed assistere a numerosi spettacoli organizzati dagli stessi. Gli orari delle esibizioni dei falconieri con i rapaci, per motivi organizzativi, potrebbero subire variazioni.

Dove si trova Onanì:

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