Autunno in Barbagia a Lollove – Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2016

Nel weekend torna l’appuntamento con l’edizione 2016 di Autunno in Barbagia che questa settimana toccherà due paesi barbaricini. Il secondo appuntamento è quello di Lollove, il piccolo ed affascinante borgo quasi completamente disabitato, che sabato 15 e domenica 16 ottobre 2016 aprirà le proprie porte ai visitatori in uno stupendo viaggio enogastronomico ed artistico. La manifestazione itinerante Autunno in Barbagia è una vera e propria una vetrina promozionale dell’interno della Sardegna, attenta custode di saperi e sapori di indiscusso valore, volta a promuovere le eccellenze produttive e le tradizioni materiali e immateriali dei popoli che vi abitano. Per l’occasione a Lollove la manifestazione prenderà il nome di “Vivilollove“.

Il borgo di Lollove è racchiuso in una deliziosa conca bagnata da alcuni ruscelli e circondata da verdeggianti colline. Il villaggio si svela al visitatore dopo alcuni chilometri percorsi su una stretta stradina secondaria che ha inizio subito dopo il bivio per Orune dalla strada statale 131. Tra le vie del centro antichi ruderi pieni di fascino sono ricoperti da una vegetazione incolta che lascia intravedere i vecchi cortili intorno alle case recintati dai muretti a secco. Qui venivano curati i piccoli orti accanto ai quali è ancora possibile trovare alcuni alberi da frutto. I pochi abitanti che ancora popolano il paesello si dedicano all’agricoltura e, prevalentemente, all’allevamento: non distanti dalle case si possono incontrare pecore, asini, cavalli, maiali e galline. Il paesaggio che circonda Lollove è caratterizzato da spettacolari formazioni rocciose: torrioni, pinnacoli ma anche conche e tafoni scolpiti su enormi massi. Grandi monoliti di granito chiamati nodos si incontrano anche sull’altopiano a ovest dell’abitato dove, a circa 3 km in linea d’aria, si può visitare l’insediamento nuragico di Costiolu immerso in una natura incontaminata tra stupendi alberi secolari.

Lollove i visitatori sono immersi in un’epoca senza tempo. Il borgo è sospeso in un passato romantico che resiste al trascorrere dei secoli. Le prime notizie dell’abitato risalgono al Medioevo: nel XIII secolo apparteneva al Giudicato di Gallura ed era incluso nella diocesi di Galtellì, mentre Nuoro faceva parte di quella di Ottana. Durante il secolo successivo con la conquista aragonese anche il piccolo centro barbaricino fu annoverato fra i possedimenti concessi a Giovanni d’Arborea, fratello del giudice Mariano IV, passato dalla parte del nemico iberico. Quando Mariano portò la sua controffensiva conquistando quasi tutta la Sardegna e imprigionando il fratello traditore, Lollove non fece eccezione e seguì le sorti del Giudicato d’Arborea. La guerra con i catalano-aragonesi proseguì per diversi anni e si concluse nel XV secolo con la sconfitta dei re sardi e la sottomissione dell’Isola al regime feudale. Negli anni ’70 del ’400 il villaggio faceva parte del marchesato di Oristano retto da Leonardo Alagon che tentò di sollevare nuovamente i sardi contro gli stranieri. Nel 1478, con la sconfitta del marchese, tutti i suoi possedimenti territoriali furono confiscati e concessi ai suoi avversari. Da allora anche il paese passò a diversi casati fino al riscatto del feudo nel 1838. Nella seconda metà del XIX secolo il centro divenne frazione di Nuoro. Una terribile epidemia di vaiolo nel 1860, a cui seguì una drammatica carestia, provocò un rapido spopolamentoL’isolamento che ha portato al progressivo abbandono dei suoi abitanti (vi risiedono oggi solo poche famiglieha però permesso che Lollove conservasse perfettamente la tipica struttura urbanistica dei borghi storici. Il suo fascino ha incantato diversi artisti e scrittori tra cui il premio Nobel Grazia Deledda che qui ambientò il suo romanzo La Madre del 1920.

Lollove as a esser chei s’abba ’e su mare: no as a crèschere ne apparèschere mai! Con queste parole fu lanciata la maledizione sul borgo da allora incantato e avvolto in una suggestiva atmosfera dove regna un silenzio quasi irreale. La  leggenda narra che alcune monache dell’antico monastero, forse francescane penitenti, vennero accusate di aver avuto rapporti carnali con i pastori del luogo e furono costrette a lasciare il villaggio. Allontanandosi pronunciarono la terribile condanna: Lollove sarai come l’acqua del mare, non crescerai né mostrerai (di crescere) mai!’ . L’eccezionale stato di conservazione delle architetture tradizionali ha reso il paesello celebre in tutta l’Isola. Nascosto da una vegetazione lussureggiante, l’abitato è composto da deliziose case in granito a uno o due piani, circondate da una piccola porzione di terreno, racchiuso dai  tipici muretti a secco alti oltre il metro e mezzo, entro cui si affacciano le finestre e dove un tempo si coltivava l’orticello e vi pascolava qualche animale da allevamento (maiale, galline ecc.). Questa disposizione degli spazi garantiva la riservatezza e rendeva ogni stabile autosufficiente per le necessità della famiglia. Percorrendo gli stretti e tortuosi vicoli ricoperti dal caratteristico impredau, lastricato di pietra locale, si giunge alla graziosa chiesa di Santa Maria Maddalena costruita tra la fine del XVI e i primi anni del XVII secolo in stile tardo gotico. Il bel rosone sulla facciata, i portali e gli archi a sesto acuto che dividono le navate sono realizzati in trachite rosa. All’interno sono conservate due splendide statue datate al 1601. Il monumento si presenta in una posizione sopraelevata rispetto alle casette in granito che rende ancora più suggestivo il panorama sulla borgata.

Per maggiori informazioni sul paese di Lollove visitate il sito ufficiale dedicato al paese barbaricino sul sito ufficiale della manifestazione: Lollove- Cuore della Sardegna

Autunno in Barbagia a Lollove - Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2016

Autunno in Barbagia a Lollove – Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2016

Ecco qua di seguito il programma completo della manifestazione:

SABATO 15 OTTOBRE 2016

ORE 9:30 Apertura delle cortes delle antiche case, della Casa Museo Efisio Chessa e inaugurazione della mostra degli antichi arredi sacri nella chiesa di San Biagio.
ORE 10 Come nasce un bassorilievo sulla pietra. Dimostrazione a cura dell’artista di Galtellì Giuseppe Disi.
– Cortile casa Carta Monni
ORE 11:45 Dimostrazione della preparazione dell’antico piatto tradizionale del borgo. Degustazione gratuita. Esibizione di Alessandro Zizi all’organetto.
– Corte da Toniedda
ORE 15:30 Come si crea il costume nuorese. Dimostrazione a cura di Giovanna Dettori. Esposizione manufatti.
– Casa Carta Monni
ORE 16.30 Esibizione de Su tenore garteddesu di Galtellì.
– Sagrato Chiesa San Biagio

DOMENICA 16 OTTOBRE 2016

ORE 9:30 Apertura delle cortes delle antiche case, mostra degli antichi arredi sacri nella chiesa di San Biagio.
ORE 10 Mostra fotografica Madriche. A cura di Rosy Brau. Inaugurazione.
– Sagrato Chiesa San Biagio
ORE 10:30 Come si crea il costume nuorese. Dimostrazione a cura di Giovanna Dettori. Esposizione manufatti.
– Casa Carta Monni
ORE 11:30 Premio Pro Loco Per amore di una città.
– Chiesa di San Biagio
ORE 11:45 Dimostrazione della preparazione dell’antico piatto tradizionale del borgo. Degustazione gratuita. Esibizione di Alessandro Zizi all’organetto.
– Corte da Toniedda
ORE 12:30 Premiazione L’artigiano d’oro. A cura di Pro Loco Nuoro e dell’associazione Nuoro 2000.
– Sagrato Chiesa San Biagio
ORE 16 Balli in piazza con il gruppo folk Saludos – Proloco Nuoro. All’organetto il piccolo Davide Catgiu. Spiazzo asfaltato fronte vecchio lavatoio
– Ingresso Lollove

Dove si trova Lollove:

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