Autunno in Barbagia 2017 a Bitti – Dall’1 al 3 settembre

Questa settimana a Bitti prende il via l’edizione 2017 di Autunno in Barbagia, la rinomata manifestazione itinerante grazie alla quale tanti visitatori potranno scoprire il cuore della SardegnaDall’1 al 3 settembre 2017 gli abitanti di Bitti apriranno le loro porte per mostrare agli occhi dei curiosi la propria storia, la cultura, l’enogastronomia e le più autentiche tradizioni della nostra bellissima Isola.

Bitti è un paese di quasi 3.000 abitanti che sorge in Barbagia, in un territorio ricco di oasi naturali, ricoperte da rigogliose foreste, che custodisce scenari incantevoli tra picchi granitici e meravigliosi scorci acquatici formati da cascate e laghetti. A ovest dell’abitato, circondato da verdi colline, si sviluppa un esteso pianoro con campi coltivati tra cui spuntano alcuni santuari campestri. A meno di 10 km dal centro si trovano le graziose cascate Sas Lapias de Monte Ruju dove l’acqua cade da un costone granitico. Più a nord si incontra l’affascinante complesso forestale di Crastazza-Tepilora inserito nel Parco Naturale Regionale dell’Oasi di Tepilora che comprende anche la foresta storica di Sos Littos-Sas Tumbas. Nell’area di Crastazza si possono intraprendere straordinari percorsi su antiche mulattiere e sulle vie percorse dai carbonai. Gli interventi di rimboschimento hanno restituito l’originale paesaggio in cui predomina il leccio, il ginepro (nelle aree più elevate), e la sughera (più a valle) incorniciati dalla vegetazione spontanea costituita da corbezzolo, fillirea ed erica. Una strada asfaltata che passa vicino al carcere di Mamone conduce a Su Pranu de Cheddai, un fertile altipiano che si affaccia su incantevoli panorami e da cui è possibile ammirare le scenografiche cascate di S’Illiorai formate dal rio Nurasè. Seguendo i sentieri naturalistici si giunge in prossimità di questo straordinario spettacolo naturale: da un’altezza di circa 40 metri il torrente si tuffa nei sottostanti laghetti avvolti in una nuvola di piccolissime gocce d’acqua che irrigano la lussureggiante vegetazione. Dolci colline e ripide alture sono attraversate dalle antiche vie della transumanza che conducono ai numerosi santuari campestri e agli incredibili siti nuragici.

Dal punto di vista storico, Bitti è sempre stato un luogo ospitale, in cui la grande civiltà nuragica innalzò i meravigliosi monumenti del villaggio-santuario di Romanzesuuno dei maggiori centri archeologici dell’intera Isola, e dove si stabilirono gli antichi Balari che sfidarono il potente Impero Romano. In tutto il circondario si incontrano numerose testimonianze preistoriche: domus de janas e menhir (chiamati in sardo perdas fittas ossia ‘pietre infisse’) raccontano una storia che risale al Neolitico mentre a partire dall’età del Bronzo si sviluppa la civiltà nuragica di cui si conservano le tipiche torri, le scenografiche sepolture, dette “tombe dei giganti”, oltre ai misteriosi ed affascinanti edifici sacri. Le origini del nucleo urbano risalgono probabilmente a una mansio romana (stazione di sosta) sulla strada che collegava Cagliari a Olbia. Molti reperti dell’età repubblicana e imperiale sono stati ritrovati nelle vicinanze della chiesa di Bonucaminu, a ovest dell’abitato attuale, e nel sito di Sa Patzata, da cui proviene l’iscrizione funeraria di un soldato romano di nome Decumo. Durante il Medioevo il paese appartenne, inizialmente, al Giudicato di Gallura e fu capoluogo della curatoria, da cui deriva il nome della regione storica: la Barbagia di Bitti. Risale al 1173 un documento in cui compare il nome della villa: l’allora giudice Barisone donava la chiesa di Santa Felicita di Bithe al monastero pisano di San Felice di Vada.

Il centro barbaricino è famoso in tutta l’Isola per la maestria dei cori che tramandano l’arte dell’antico canto “a tenore” proclamato dall’UNESCO “Patrimonio intangibile dell’Umanità”. Il comune ha dedicato a questa celebre tradizione musicale un museo multimediale in cui sarà possibile ascoltare le composizioni più conosciute e acclamate provenienti da varie aree dell’Isola. In una delle sale si trova un ingegnoso sistema di totem che riproduce le 4 voci de  su tenorebassucontrabochemesu boche. L’esposizione è ospitata nelle stanze di una tipica abitazione in pietra con pavimento e soffitto in legno. In un’altra ala della stessa struttura è stato allestito il Museo della Civiltà Contadina e Pastorale, un’importante raccolta etnografica che offre uno spaccato su usi, costumi e tradizioni del paese. Nel paese sono attive le botteghe artigiane di ceramica, ferro battuto, cuoio, legno, intarsio e tessitura che ripropongono caratteristiche lavorazioni artigiane e moderne interpretazioni.

Autunno in Barbagia 2017 a Bitti – Dall'1 al 3 settembre

Autunno in Barbagia 2017 a Bitti – Dall’1 al 3 settembre

Per maggiori informazioni sul paese di Bitti visitate la pagina ad esso dedicata sul sito ufficiale della manifestazione: Bitti – Cuore della Sardegna

Ecco qua il programma di Autunno in Barbagia 2017 a Bitti:

Autunno in Barbagia 2017 a Bitti – Dall'1 al 3 settembre

Autunno in Barbagia 2017 a Bitti – Dall’1 al 3 settembre

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