Biu Nostu: rassegna di vini a Sanluri – Sabato 5 maggio 2018
Sabato 5 maggio 2018 si svolgerà a Sanluri la 3^ edizione di Biu Nostu, una rassegna di vini locali artigianali. L’evento è organizzato dal comitato “Comitato Santu Antiogu becciu“, dalla “Proloco di Sanluri” e dalla “Proloco di Villanovaforru“, con la collaborazione con il Comune di Sanluri. Anche quest’anno l’evento vedrà come protagoniste due comunità che vantano una grande tradizione di vitivinicola che producono ogni anno una grande varietà di vini autentici e di qualità. L’evento si svolgerà presso la piazzetta di Via Lepanto nel centro storico di Sanluri.
Le degustazione dei vini locali sono aperte a tutti. A partire dalle ore 18 i visitatori potranno non solo assaggiare le migliori produzioni delle cantine locali, ma avranno anche la possibilità di assaggiare alcuni dei piatti tipici locali. La serata sarà allietata da musiche e balli tradizionali. Sarà inoltre possibile visitare il bellissimo Museo del Pane di Sanluri.
Quest’anno c’è un motivo in più per recarsi a Sanluri per la rassegna Biu Nostu. Infatti per l’occasione gli organizzatori raccoglieranno fondi per il recupero della chiesa campestre e dell’area di Santu Antiogu becciu che si trova nella campagna tra Sanluri e Villanovaforru.
Per maggiori informazioni sulla manifestazione Biu Nostu:
- Pagina Facebook dell’evento
- Pagina Facebook del Comitato Salvaiamo Sant’Antiogu becciu
- Sito Web Comitato Santu Antiogu becciu
- Email: robandinu@gmail.com
Alcune informazioni su Sant’Antiogu becciu
Sant’Antiogu becciu è un antico luogo di culto diroccato, che si trova a 5 km da Sanluri, lungo la strada che conduce a Villanovaforru. Il culto per Sant’Antioco è molto antico a Sanluri, come riporta l’inventario parrocchiale del 20 aprile 1607, in cui è descritta una statua lignea raffigurante tale protettore. Pare che l’ultima festa a Sant’Antiogu becciu si sia officiata intorno al 1910. E’ probabile infatti che la chiesetta sia stata abbandonata nel periodo della prima guerra mondiale. Fino anni Sessanta resisteva la porzione del tetto che copriva la zona dell’altare e pare si trovassero al suo interno due simulacri. Prima l’altare, poi il campanile, una parte delle murature ed infine l’arco d’ingresso, si sono dissolti ed ora il rudere giace malinconico, in attesa di un auspicabile salvataggio.
Biu Nostu può essere l’occasione giusta per portare avanti il recupero della chiesa campestre.
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