La Storia Antica

L'anfiteatro di Nora

La scrittura in Sardegna giunge con l’arrivo dei Fenici, i quali attorno all’anno 1.000 AC cominciano a porre le basi di alcuni insediamenti costieri che ben presto diventeranno delle vere e proprie città, sede di brulicanti empori commerciali. E’ così che nascono le città di Karel, Nora, Bithia, Sulki e Tharros. L’arrivo dei Fenici in Sardegna contribuisce al progressivo declino della civiltà nuragica già in fase discendente.

Le città Fenicie, nonostante fossero legate alla madre patria, erano delle vere e proprie città Stato, di conseguenza, nel Mediterraneo occidentale si assiste alla crescita di importanza della città fenicia di Cartagine, la quale diventa una vera e propria superpotenza commerciale. Così tutte le altre città fenicie Sarde, così come quelle della penisola iberica, passano sotto il controllo diretto di Cartagine, la quale diventa quindi uno Stato imperialistico con mire espansionistiche. Comincia così la progressiva conquista del retroterra delle città costiere, come ci testimonia l’acropoli fortificata di Monti Sirai. Questa progressiva colonizzazione risparmierà solo le zone più interne e inaccessibili della Barbagia.

Tharros

Nel frattempo un’altra super potenza militare metteva sotto il suo dominio l’intera penisola italica e ben presto i suoi interessi vanno a scontrarsi con quelli di Cartagine: era la città laziale di Roma, fondata da Romolo il 21 aprile del 753 AC sul colle Palatino come vuole la leggenda. Lo scontro tra le due super potenze è inevitabile: scoppiano quindi le guerre puniche che vedono Roma vincitrice, vittoria che apre le porte al dominio romano di tutto il Mediterraneo.

La Sardegna passa quindi in mano romana con la seconda guerra punica (216 AC), durante la quale si ha in Sardegna la rivolta anti romana guidata da Ampsicora, considerata da alcuni storici il primo episodio storico di quella che verrà chiamata “costante resistenziale sarda”.

I romani però provano più volte a penetrare fino alle impervie regioni delle Barbagie, ma ben presto rinunceranno a sottomettere quelle popolazioni per via della loro tenace e fiera resistenza.

Roma sarà padrona del Mediterraneo per circa mille anni, durante i quali si formeranno tutte le basi dei caratteri culturali di tutti gli immensi territori sotto il suo dominio, e quindi anche della Sardegna.

L’assetto urbano, viario, commerciale, culturale, religioso, subiscono in questo lungo periodo un’impronta fortissima e indelebile.

L’impero romano ha fine nel 476 DC, anno in cui Odoacre, Re degli Eruli depone l’ultimo imperatore Romolo Augustolo, ma già 20 anni prima in Sardegna che nel 456 era stata conquistata dai Vandali.